Cos’è la Demenza
La demenza è un grave declino delle funzioni neuropsicologiche con conseguenze sul “funzionamento” psicologico e sociale della persona. Il Ministero della Salute ne fornisce questa definizione:
La Demenza è una malattia cronico degenerativa caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza con vario grado di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri, fino all’immobilizzazione a letto.
Esistono diverse forme di demenza e la malattia di Alzheimer rappresenta circa il 50% dei casi. Generalmente il primo sintomo di cui ci si accorge è il deficit di memoria a cui segue una progressiva compromissione di altre capacità cognitive come il linguaggio, l’attenzione, l’orientamento nel tempo e nello spazio. Nella sua evoluzione la malattia seguirà diverse fasi che vengono definite dal progressivo aggravamento dei sintomi, ma è molto importante riconoscerla nella fase iniziale perché questo permette di intervenire tempestivamente mettendo in atto gli interventi più adeguati, sia dal punto di vista farmacologico che non farmacologico.
Interventi per contrastare il declino cognitivo
Negli ultimi anni l’approccio più frequente è quello di utilizzare un intervento farmacologico precoce fin dalle prime fasi della malattia in cui i sintomi sono minimi e di affiancare terapie non farmacologiche, che comprendono approcci cognitivi abbinati ad altri interventi psicosociali.
Per quanto riguarda l’intervento farmacologico, attualmente sono a disposizione farmaci che consentono di rallentare la progressione della malattia ed alleviarne i sintomi, ma ancora non si dispone di farmaci che blocchino completamente il decorso della malattia.
Alla luce di questo, diventano strumenti di fondamentale importanza gli interventi non farmacologici, ossia quelle tecniche che consentono di rallentare la malattia e di limitarne gli esiti. Esistono tecniche diverse che agiscono su differenti aspetti della malattia, alcune ad esempio intervengono maggiormente sui deficit cognitivi, altre sui sintomi depressivi e sulla sfera psico-affettiva, altre ancora supportano negli aspetti motori e nello svolgimento delle attività di vita quotidiana. Alcune di queste possono essere impiegate lungo tutto il decorso della malattia, mentre altre sono indicate in momenti specifici e tutti gli approcci mirano a migliorare sia la qualità di vita della persona malata, sia di chi se ne prende cura.
I professionisti del Centro Psicologia Monterotondo possono offrire una valutazione completa dello stato funzionale della persona. Le condizioni sono diagnosticate attraverso screening sulle attività cognitive e su altri eventuali sintomi non cognitivi. Grazie ai dati raccolti, sono in grado di proporre un trattamento adatto alla persona ed un supporto alla famiglia del malato con demenza e alle persone che lo assistono, fornendo loro strumenti che supportino i loro interventi domiciliari.
In particolare presso il nostro Centro è possibile usufruire dell’intervento di Stimolazione cognitiva: si tratta di un intervento particolarmente indicato nelle fasi iniziali della malattia per persone che presentano una demenza lieve-moderata. Si può svolgere sia in sessioni individuali che di gruppo e mira ad esercitare e potenziare le abilità cognitive residue della persona, ossia quelle che non sono state ancora intaccate dalla malattia.
E’ un intervento globale, perché stimola sia le funzioni cognitive che quelle socio-relazionali, utilizzando tutte le risorse, interne ed esterne, disponibili per mantenere il più a lungo possibile l’autonomia della persona. La stimolazione delle abilità cognitive avviene attraverso attività strutturate, ma calibrate sulle caratteristiche e capacità della persona o del gruppo, affinché non siano frustranti, ma diventino anche occasioni di scambio e di condivisione.